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Oltre la soglia. Prospettive filosofiche sul sublime e sul suo ruolo nell’educazione
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Il Convegno approfondirà il legame dell'esperienza del sublime con l’apprendimento, riflettendo in particolare sul suo ruolo nella didattica delle scienze.

Per gli studenti dei corsi di Laurea in Scienze dell’educazione per il nido e le professioni socio-pedagogiche e di Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche è riconosciuto 1 CFU tra le attività a libera scelta previa partecipazione a entrambe le mezze giornate e scrittura di una breve relazione.

 

 

Enti promotori: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (Progetto FAR Dipartimentale 2022 Strategie retorico-argomentative del discorso scientifico, filosofico e letterario: tra modelli teorici e ricerche empiriche, coordinato dalla prof.ssa Annamaria Contini); Società Italiana di Estetica; Laboratorio Interateneo di Estetica (Unimore, Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Ferrara).

Date: 2 maggio 2024 (15:00-18:30); 3 maggio 2024 (9:30-13:00).

Luogo: Aula L0.4 Palazzo Baroni – Viale Timavo, 93 – Reggio Emilia

Descrizione dei contenuti del convegno:

Il Convegno si inserisce fra le attività promosse dal Progetto FAR dipartimentale Strategie retorico-argomentative del discorso scientifico, filosofico e letterario: tra modelli teorici e ricerche empiriche, coordinato dalla prof.ssa Annamaria Contini. Si tratta di un progetto che coinvolge un gruppo interdisciplinare di docenti e ricercatori del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, sia di ruolo che in formazione (dottorandi e assegnisti di ricerca). Il taglio dato, nel Convegno, alla trattazione del tema del sublime riflette per l’appunto questo approccio interdisciplinare, in particolare nel tentativo di far dialogare aree filosofiche differenti, ricerche psico-pedagogiche, studi teorici e indagini empiriche.

Il sublime è un’esperienza estetica di forte impatto emotivo la cui valenza ambigua, positiva e negativa, l’ha resa oggetto di un interesse maggiore nell’estetica moderna e contemporanea, nella filosofia delle scienze cognitive e, attualmente, anche nella psicologia empirica e nelle scienze dell’educazione – in particolare, negli studi sulla didattica delle scienze (STEM). Il sublime, metafora che configura ciò che è “sotto” (sub) la “soglia” (limen), ossia che lambisce un limite, è il sentimento che si prova di fronte a ciò che oltrepassa la capacità dell’immaginazione, sovrastando quest’ultima per grandezza o potenza. Le immagini del mare in tempesta, della grandiosità delle Alpi, dell’immensità dei paesaggi contemplati da altitudini superiori (“overview experience”), o anche la tragica imponenza di alcune composizioni musicali (le sinfonie di Beethoven, le opere wagneriane) e teatrali, o di opere architettoniche (le Piramidi) ne sono tra gli esempi più frequenti. Il sublime è il senso dell’infinito che travolge lo spettatore, il quale, se da un lato avverte il dispiacere dell’essere sovrastato, dall’altro non può fare a meno di provare, allo stesso tempo, un “piacevole orrore” che lo motiva a sostare, meravigliato, impaurito e incuriosito, di fronte al fenomeno che lo travolge e al quale arriva, in ultimo, a dare un senso.  

Negli studi contemporanei di estetica cognitiva, il sublime è pensato come quel tipo di meraviglia (awe) provata di fronte alla vastità che, di rimando, agisce sulla consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo intersoggettivo, favorendo abilità prosociali e anti-narcisistiche. Il sublime stimola un senso di ammirazione per ciò che cade al di là del nostro controllo, permettendo lo sviluppo di capacità di accettazione e di rispetto per esso. Per questa ragione, nei bambini a partire dai quattro anni di età con alti livelli di egocentrismo questo tipo di esperienza potrebbe avere effetti benefici di crescita e adattamento. Negli adolescenti, esperienze emotive come il sublime, quando condivise, potrebbero consentire di sviluppare un senso di vicinanza all’altro, alimentare la capacità di riconoscimento del proprio stato affettivo, motivare un rinnovato senso di meraviglia verso il mondo. A partire da queste ipotesi, di recente, alcuni lavori hanno evidenziato come il sublime abbia un impatto positivo sui processi di apprendimento degli adolescenti, sulla loro curiosità e attenzione verso i fenomeni naturali, aprendo prospettive di ricerca innovative nel settore psico-pedagogico.

Inserendosi all’interno di questa cornice, il convegno si propone, da un lato, di raccogliere contributi storico-filosofici che permettano di descrivere il sublime ritracciandone le origini concettuali negli autori della modernità; dall’altro, di approfondire il legame che questa esperienza estetica ha con la cognizione e con l’apprendimento, riflettendo in particolare sul ruolo del sublime nella didattica delle scienze. 

 

Interverranno i docenti: 

Andrea Gatti. Professore ordinario presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (Dipartimento di Filosofia) dal 2023, svolge ricerche nell’ambito dell’estetica moderna inglese, con interessi che coinvolgono anche l’estetica europea di primo Novecento e la filosofia dell’immagine. Le sue indagini si delineano soprattutto all’interno della filosofia dell’Empirismo (gusto, arte, genio, sublime, esperienza estetica) e sono poste in tensione con la storia del pensiero in generale. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo John Baillie e la genesi moderna del sublime (2015), Estetici minori del sublime nel XVIII secolo britannico (2013).

Giovanna Pinna. Professoressa associata di Estetica presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università degli Studi del Molise dal 2016. Le sue ricerche vertono, tra gli altri temi, sulle teorie estetiche moderne e sulla filosofia dell’idealismo tedesco. I suoi lavori hanno inoltre indagato il rapporto arte-natura, l’estetica dell’immagine e le filosofie del sublime e del tragico. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo Il sublime romanticoStoria di un concetto sommerso (2007).

Daniela Angelucci. Professoressa ordinaria di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi “Roma Tre”. Le sue principali aree di interesse sono la teoria dell’immagine e la filosofia del cinema. È membro del comitato scientifico della collana Estetica e critica (Quodlibet), delle riviste Colloquium philosophicum, La deleuziana, del master Studi del territorio – Environmental humanities. Dal 2014 è nel Consiglio di presidenza della SIE (Società Italiana di Estetica).  Tra le sue pubblicazioni segnaliamo Dal sublime a mostruoso (2021); Dal sublime all’immagine-tempo. Deleuze su Kant (2020).

Elio Franzini. Professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano Statale, di cui è Rettore. È stato presidente della Società Italiana di Estetica. Nelle sue ricerche si è occupato delle connessioni tra le sfere del filosofico, dell’estetico e dell’artistico attraverso l’analisi dei rapporti tra ragione ed esperienza, tra arte e tecnica, tra scienza e bellezza, con particolare riguardo ai temi della sensazione, della creatività, della rappresentazione, del sentimento, del simbolo e dell’immagine. Tra i suoi lavori ricordiamo Il sublime come idea estetica (2015); Moderno e postmoderno. Un bilancio, (2018).

Alice Chirico. Ricercatrice in Psicologia Generale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I suoi studi si concentrano sull’esperienza estetica emotiva del sublime. Ha all’attivo più di 40 pubblicazioni sul tema e due premi internazionali relativi allo studio delle emozioni e alla progettazione di prototipi in Realtà Virtuale per la promozione della salute e del benessere delle persone. Collabora al progetto “PROMETHEUS” (Promoting Education of Scientific and Technological Societal Issues Through Sublime), che mira a introdurre un nuovo approccio all’informazione e all’istruzione su temi scientifici e tecnologici (STEM) attraverso esperienze teatrali in grado di suscitare emozioni di sublime e meraviglia sperimentiamo nuovi modi per conoscere la scienza.

Margherita Arcangeli. Professoressa associata presso l’EHESS (Cattedra di “Teorie e pratiche dell’immaginazione. Filosofia e scienze sociali), membro dell’Institut Jean Nicod (ENS/EHESS) di Parigi. Ha pubblicato numerosi articoli e contributi scientifici nell’ambito della filosofia della mente, della filosofia della scienza e dell’estetica. I suoi lavori vertono in particolare sull’immaginazione, sulla memoria e sul sublime. È stata responsabile del progetto interdisciplinare ANR (“Agence Nationale de la recherche”) “SublimAE“ (The Sublime and Aesthetic Experiences). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Awe and the experience of the sublime: A complex relationship (2020).

Jérôme Dokic. Professore di filosofia presso l’EHESS e membro dell’Institut Jean Nicod di Parigi. Le sue ricerche si iscrivono negli ambiti della filosofia della mente e delle scienze cognitive. In particolare, si è occupato di fenomenologia dell’affettività, studiando i sentimenti di presenza, di familiarità e di stabilità del sé ed i loro opposti (sentimento di assenza, di estraneazione). Ha indagato inoltre i fenomeni della memoria, dell’immaginazione e della percezione. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo At the Limits: What Drives Experiences of the Sublime (2021), Qu’est-ce que la perception? (2004, 2009). 

Per gli insegnanti, la partecipazione al convegno è riconosciuta come corso di aggiornamento (Art. 1 comma 2 Direttiva 09/03). Ai sensi dell’art. 64 comma 5 CCNL 2006-2009 è riconosciuto l’esonero dal servizio, previa richiesta da parte dell’interessato al capo d’istituto. Verrà rilasciato un attestato per n. 8 ore

Comitato scientifico: prof.ssa Annamaria Contini (Unimore); dott.ssa Francesca D’Alessandris (Unimore)

Comitato organizzativo: dott.ssa Alice Giuliani (Unimore); dott. Lorenzo Manera (Unimore).

Per informazioni scrivere a: francesca.dalessandris@unimore.it