Giornata Laurea Magistrale Filosofia
Interateneo UNIPR-UNIMORE-UNIFE
Dipartimento Educazione e Scienze Umane
29 aprile 2024
Dipartimento di Educazione e scienze umane (DESU)Viale Timavo 93, Reggio Emilia, Aula L0.4
Programma
10.30-11.00 Apertura dei lavori e saluti istituzionali
Prof.ssa Annamaria Contini (Università di Modena e Reggio Emilia, Direttrice DESU)
Prof. Wolfgang Huemer (Università di Parma, Presidente della LM Filosofia)
Prof.ssa Annalisa Coliva (Università di Modena e Reggio Emilia, coordinatrice LM Filosofia)
Prof. Matteo D'Alfonso (Università di Ferrara, coordinatore LM Filosofia)
11.00-12.00 Prof. Pier Paolo Portinaro (Università di Torino): Tribunali della fede e giustizia politica
Chair: Prof. Carlo Altini (Università di Modena e Reggio Emilia)
12.05-13.05 Prof. Vincenzo Pacillo (Università di Modena e Reggio Emilia): Per sempre giovane. La laicità nel dibattito culturale francese: scrittori e politica ecclesiastica da Victor Hugo a Annie Ernaux Chair: Prof.ssa Carla Bagnoli (Università di Modena e Reggio Emilia)
13.05-14.35 Pausa pranzo e caffè
14.40-15.10 Sezione Poster studenti LM Filosofia:
- Andrea Barbieri (Università di Parma): Assenza di linguaggio e presenza di pensiero
- Nicola Bartolomeo (Università di Parma): Michelstaedter. Una filosofia della vita mitteleuropea
- Grazia Bongiovanni (Università di Parma): Forma logica e forma grammaticale nel XII secolo
- Tommaso Mapelli (Università di Parma): L’inconscio. Tra psicoanalisi e fenomenologia
- Manuel Marsico (Dottorato FINO): Practical Reversibility. Instability of practical identity and
norms of plan rationality 15.15-16.15 Prof. Felice Cimatti (Università della Calabria): Pulsione del sacro e facoltà del linguaggio - Chair: Prof. Wolfgang Huemer (Università di Parma)
16.15-16.20 Chiusura dei lavori e saluti
Con la sponsorizzazione del DESU e del FAR 2023 CREA (Conflict Resolution by Religious and Ethical Authority)
Giornata Laurea Magistrale Filosofia
Interateneo UNIPR-UNIMORE-UNIFE
Dipartimento Educazione e Scienze Umane
29 APRILE 2024
Abstract
Prof. Pier Paolo Portinaro (Università di Torino): Tribunali della fede e giustizia politica
L’intervento intende inserirsi con una prospettiva storica e politologica nella tematica della
giornata dedicata all’appello all’autorità nella risoluzione del conflitto religioso. In una prospettiva
storica – perché il problema deve essere impostato a partire dall letteratura sul ruolo svolto in
seno al cristianesimo dalle istituzioni ecclesiastiche con la finalità del superamento di conflitti
insieme teologici e politici (un testo base resta Paolo Prodi, Una storia della giustizia, il Mulino
2000). In una prospettiva politologica – perché la questione deve essere riletta e riconsiderata
oggi a partire dai dibattiti sulla politicizzazione della giustizia nelle democrazie e sulla “giustizia
di transizione” in quei contesti in cui ordinamenti democratici devono essere instaurati dopo un
periodo turbolento di dittature e guerre civili (qui riprendo e sviluppo considerazioni svolte nel
mio I conti con il passato. Vendetta, amnistia, giustizia, Feltrinelli 2011).
Prof. Vincenzo Pacillo (Università di Modena e Reggio Emilia): Per sempre giovane. La
laicità nel dibattito culturale francese: scrittori e politica ecclesiastica da Victor Hugo a
Annie Ernaux
L’affare Dreyfus si staglia nel panorama storico francese come il più evidente sintomo di un
antisemitismo radicato nelle istituzioni, esponendo le profonde fratture all'interno della società e
del tessuto repubblicano, e gettando al contempo luce su un contesto intellettuale di inusitata
densità. In questo cruciale momento storico, La France Juive di Edouard Drumont (1886) svolge
un ruolo determinante nell’elevare l’antisemitismo da periferia marginale a fulcro della vita
sociale francese. Per altro verso, l’uso dell’antisemitismo come strumento politico da parte di
alcune frange del cattolicesimo, e l’appoggio dato alla condanna di Dreyfus da una parte
dell’opinione pubblica cattolica contribuiscono a creare un clima in cui i Repubblicani passano
da una difesa della laicità come neutralità confessionale ad una politica ecclesiastica di lotta
anti-congregazionista e anticattolica. Il presente intervento intende esplorare le intricate
relazioni tra antisemitismo, politica ecclesiastica e laicità nella Francia tra il tardo XIX e l’inizio
del XX secolo, evidenziando come l’affare Dreyfus rappresenti un punto di svolta fondamentale
in questa interazione. Questo episodio storico non solo ha catalizzato le tensioni esistenti, ma
ha anche contribuito a generare una riorganizzazione politica dell’antisemitismo (non solo
francese) e a ridefinire il concetto stesso di laicità, trasformandolo in un principio politico e
giuridico di lotta radicalmente ostile alla Chiesa di Roma. Principio che si incarna nella legge di
separazione ma che finirà per condizionare, anche nell’età contemporanea, tutto il dibattito sulla
dialettica tra libertà di religione e neutralità dello spazio pubblico.
Prof. Felice Cimatti (Università della Calabria): Pulsione del sacro e facoltà del linguaggio
La pulsione, per Freud, ha la forza dell’istinto biologico ma anche la struttura di un
comportamento mediato dal linguaggio (è quindi allo stesso tempo innata ma anche artificiale).
La pulsione del sacro è messa in movimento dal dispositivo linguistico, dall’operatore innato
merge, così lo chiama Chomsky, che combina unità linguistiche (morfemi, parole, sintagmi,
frasi) in unità più grandi, in linea di principio senza doversi fermarsi mai. Parlare significa, in
questo senso, sporgersi sull’infinito. Da qui deriva la “stranezza” biologica di un animale, Homo
sapiens, che fa esperienza dell’infinito. Il sacro, nelle varie forme che può assumere, è
l'esperienza limite di un vivente finito a cui appare la possibilità dell’infinito. Quello del sacro,
allora, è un peculiare sentimento logico. In questo apparente ossimoro è racchiusa
l’impensabilità intrinseca di questa esperienza.